venerdì 25 luglio 2014

Eden

Il giardiniere ha un girone dedicato nell'Inferno dantesco, come i golosi. No?!? Peccato... Sarebbe stato bello. Perché dico ciò? Perché il giardiniere smania, desidera, brama per avere nel suo reame ogni tipo di vegetale che appaghi occhi, naso e desiderio di onnipotenza, a volte, a scapito dell'oggetto stesso del desiderio.
Ricreare l'Eden, il Paradiso terrestre senza erbacce, infestanti e parassiti, con bordure sempre in ordine e soprattutto fiorite in ogni stagione dell'anno. Si', e' questo ciò  che il giardiniere vorrebbe: trovare una miscela magica di erbacee perenni, arbusti ed annuali, ed alberi che garantiscano una fioritura continua almeno da marzo ad ottobre, ed una bella presenza durante l'inverno, cosa che nemmeno Madre Natura e' riuscita a fare!

Inoltre pur di realizzare la propria idea di Eden, il giardiniere potrebbe addirittura rubare, a Madre Natura ovviamente, talee e piccole piante che sono di una varietà differente da ciò che magari già possiede. Certo! Le varietà fanno la differenza tra un banale giardino e l'Eden: tutti possono avere l'Origano, ma non tutti possiedono la varietà a foglia dorata!

Così per appagare questa mia insaziabile fame aspetto la stagione dei saldi e cerco affari in ogni vivaio.
In un cassetto della mia mente vengono accumulate informazioni e nomi di piante che vorrei e così acquisto vegetali di ogni ordine, genere, famiglia e specie che, non avendo tempo a sufficienza, rimangono ingabbiati nei loro vasi, senza poter stendere le radici in un appropriato terreno. Questo non giova ne' al vegetale ne' al mio livello di stress. Quando poi invece trovo il tempo di occuparmi di queste povere piante ancora in vaso, ormai vistosamente patite, non è la stagione adatta per il trapianto, oppure, cosa ancora più grave non so esattamente dove collocarle, quindi il lavoro viene nuovamente rimandato. Perché è molto importante la collocazione, sia per donare armonia al giardino, che deve apparire spontaneo e incantevole, sia per la salute della pianta, affinché abbia la luce adatta.

Così ho una lista di vegetali più stressati di me in attesa di trapianto: l'Achillea, la Verbena e gli Astri, che vorrei sistemare nella bordura dell'orto, l'Iperico, che mi aspetta esattamente da un'anno, un Olmo e un Frassino presi ad una fiera, due Cornus, e sei gerani parigini che aspettano ancora di essere rinvasati, per non parlare di un Giuggiolo, un Pesco da frutto e due da fiore. Pesco? Perché ho acquistato tutti questi peschi che sono veramente rognosi come alberi? Si ammalano puntualmente ad ogni primavera di bolla, una malattia che colpisce il fogliame e conferisce loro un'aspetto orribile e gibolloso, per poi perdere tutte le foglie.  Poi dove sistemo i due da fiore? Nel frutteto non godrei della fioritura ma nel giardino non sarebbe carino vedere questi due schelettri a primavera :-(  Non vorrei che il mio Eden si trasformasse in lazzaretto! Ma ... ora che ci penso ... non sono stata io! Vi ho parlato di mia suocera, comproprietaria del giardino nonché vicina di casa? Lascerò che prenda lei la decisione. Meglio di no... approfitterò della sua assenza ... e sistemerò i due Peschi in una posizione non focale.

L'unica soluzione plausibile e' che io smetta di andar per vivai, almeno fintanto che tutte le creature sia no state messe a dimora. Ma vi sembra una cosa possibile? Solo due alberi desidero ancora, per quest'anno, e cioè un Salice piangente ed un Ginko biloba, che so esattamente dove posizionare ed ho già pronte le buche! Quindi perché' non acquistarli subito? 

Nessun commento:

Posta un commento