venerdì 6 agosto 2021

Sbagliando si impara.

Ciò che viene definito esperienza è un errore commesso?
Dall'errore si impara?
Cosa si impara?

Ogni anno ci risiamo: dietro ad ogni bella fotografia del giardino ce ne sono almeno tre di altrettanti fallimenti, o errori, o comunque prove finite male.
Certamente qui non si ha tempo di rimpianti: nuove idee, nuove certezze e voglia di riprovare.

Basta Dalie: di cinque rizomi piantati in Primavera solo 4 ne sono spuntati, solo due sono arrivati ai boccioli, solo uno è fiorito, e non stato un granché. Con questo non voglio certo dire che siano brutti fiori. Tra le Dalie e la Giardiniera probabilmente non è sbocciato l'amore: le accortezze non sono state all'altezza oppure non è il luogo adatto, o il fiore non ha dato il meglio di sé in quanto non soddisfatto dall'ambiente circostante, insomma qualcosa non va. Meglio trasferire le sopravvissute al termine del loro ciclo di vita in un' altra parte e... l'Inverno porterà consiglio. 
L'errore è stato quello di lasciarsi ingolosire dalle offerte quando invece si sapeva bene che questo tipo di rizoma non è coltivato nei giardini delle vecchie signore autoctone. 

Altre volte invece ci si accorge che non sono ancora veri errori, ma angoli che vanno smussati. Le aiuole devono essere senza spigoli, altrimenti il tubo utilizzato per l'irrigazione inevitabilmente si impiccia. Tirare non serve a nulla. E parte la meditazione su cosa sia meglio smussare: gli spigoli del proprio carattere o l'aiuola? Certo arrotondato l'angolo rimarrà una chiazza senza erba. Orribile! Però programmando il lavoro per l'Autunno si potrà riseminare e rimediare facilmente. Il difficile rimane smussare il carattere! Chi provvede? È necessario? 

È la bella fotografia qual è? 
Tutto sommato la Giardiniera è felice e molto appagata, anche del proprio carattere. Il lavoro fisico e manuale smusserà anche gli spigoli caratteriali, se devono essere smussati.