sabato 27 dicembre 2014

Magia

È arrivata la magia. Ciò che disarma il giardiniere e lo imprigiona in una sorta di incantesimo è la neve.
Finalmente candida scende, imbianca e ammorbidisce il giardino. La magica coltre funge da coperta, placa l'irrefrenabile giardiniere fermandolo alla finestra.
Sui fiori del Calicanto i cristalli imprigionano il profumo e lo trattengono per le rare giornate di sole e per i pochi attenti passanti.
La Lonocera fragrantissima invece aspetta ancora il momento giusto per fiorire, forse febbraio, con le giornate più lunghe sarà meglio.
La tortuosità dei rami della Nocciola contorta viene esaltata dal bianco contorno.


Ma ... accidenti: il Pelargonio Odoroso non ha protezione, la neve lo devasterà! Presto! Va messo in salvo! Ma perché piantarlo in un vaso di cemento, sopra una colonna di mattoni, quando il giardiniere è pienamente cosciente della difficoltà che incontrerà nel ripararlo adeguatamente? Per egoismo! Non c'è altra spiegazione. La decisione di veder appagato il proprio occhio sfidando il clima e le difficoltà che potrebbe incontrare la pianta mette in luce il dilemma del giardiniere: è giusto acquistare piante che qui non hanno vita semplice e dove soprattutto non possono essere messe adeguatamente a riparo?


Buffo, pensa il giardiniere mentre osserva da ogni finestra gli angoli del giardino: la neve copre tutto ma non gli errori e gli egoismi.