Quando invece capita che gli astri siano in mio favore ecco che magicamente ho del tempo da dedicare alla mia creatura vegetale e che le piccole sforbiciate si trasformino in nuovi lavori. Infatti ripulendo la Lavanda dai fiori ormai in seme ecco che, taglia e taglia, decido che ormai questa vecchia pianta provata dall'età e soprattutto dai cani può essere eliminata, la Menta suaveolens e' troppo invadente e soffoca la Gaura, quindi meglio estirparla, il Geranio e l'Anemone giapponese non prendono il sole necessario, quindi vanno spostati, e così l'aiuola rimane spoglia e da riprogettare! Nella mia mente faccio scorrere l'elenco delle piante in lista d'attesa per il trapianto e decido che... nessuna e' adatta, mi serve qualche nuova idea!
Se poi la Dea bendata è proprio cecata, anche il giorno dopo ho la fortuna di poter lavorare in giardino. Allora poto il Glicine e ne faccio talee da regalare, estirpo un po' di Nepetella, dimezzo i rami delle Surfinie, ripulisco il Melo ornamentale dai nuovi polloni, castro i nuovi getti di Vite Calva... ma mi accorgo con stupore che, come la Vite Calva anche il Glicine... e la Bignonia... e la Passiflora hanno uno spiccato SENSO ESTETICO! Tutte le citate piante rampicanti hanno deciso che le strutture assegnate loro non sono sufficientemente nobili e aggraziate, così non le ricoprono, piuttosto la morte! Ma come e' possibile?
Non è certo la loro posizione o il terreno a non favorirne la crescita! Infatti crescono rigogliose ma in direzione opposta! Allora Madre Natura non mi vuole aiutare? Sarà perché ieri ho estirpato Lavanda e Menta?
Ma è senso estetico o vanità? Vanità o testardaggine? Testarde o dispettose? O sono arrabbiate con me? Noooooo! Cosa ho fatto per farle arrabbiare? O non ho fatto? Poco concime? Perché non gli parlo? Forse sono troppo esigente? Forse sono troppo stressata e le deprimo?
Scende la notte e decido di sfogliare un libro regalatomi e letto anni fa: "La vita segreta delle piante" di Peter Tompkins e Christopher Bird. Questo libro, ormai quarantenne, racconta gli studi e le sorprendenti scoperte dei meccanismi sottili e invisibili del mondo vegetale. Solamente dal titolo di alcuni capitoli capite bene che la mia ipotesi è verificata:
capitolo tre: Le piante sanno leggervi nel pensiero
capitolo otto: Le piante cresceranno a piacere
Quindi le piante possono peccare di vanità! I vegetali hanno senso estetico! Madre Natura mi sta dicendo che un buon giardiniere non può prescindere dalla Natura stessa: lezione numero uno. Abbacchiata accetto la lezione e scendo a compromessi: in cambio di bellezza e fiori lascio che crescano dove desiderano loro.
Nei giorni successivi rimango perplessa io stessa di fronte alla mia tesi e gironzolo per il giardino osservando alberi, arbusti, e fiori vari.
Certo che quando il sole "picchia" non scherza! Uff che caldo!
Alzo lo sguardo al cielo, mi guardo attorno e penso più semplicemente che forse anche il Glicine ha caldo e preferisce non crescere sopra un tettuccio riscaldato dai raggi solari, e la Bignonia appoggiata al muro esposto a sud non è certo una lucertola, ed i viticci della mia Vite Calva si ustionano tra le orribili piastrelle del muro lato ovest, qui Surfinie, Pelargoni parigini, Nasturzi hanno trovato la morte! Probabilmente Madre Natura è sí dotata di senso estetico ma ancor più di senso pratico: non arrampicarsi su di un supporto che scotta!
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