venerdì 12 settembre 2014

Non rubare

Se l'occasione rende l'uomo ladro, il giardiniere lo è ancor di più.
Sebbene il Sapiens Sapiens abbia reso necessari i confini territoriali Madre Natura non ne è particolarmente coinvolta, infatti nulla la ferma: muri, recinti, fiumi e mari. Lei ha messo a punto numerose strategie di fuga.
Il giardiniere invece, essendo pur sempre una sottospecie di Sapiens, ha bene chiari i propri limiti, che solitamente sono sottoscritti da altri giardinieri vicini di casa. Ovviamente vale anche per lui il detto "l'erba del vicino è sempre più verde", così quando il giardiniere è certo di non essere osservato, studia e curiosa il vicinato. Se poi si accorge che Madre Natura invece non ha rispettato i confini, allora è giunto il momento di impadronirsi delle specie senza limiti: Iris e Settembrin, Menta e Nigella.
Furtivamente si assicura dell'assenza dei vicini di giardino e di non essere visto da alcuno e poi, armato di coltello, paletta e cariola si reca lungo i confini a fare incetta di specie vagabonde. In realtà non si tratta di vero furto, ma di trapianti di vegetali che spontaneamente hanno varcato il confine, ma pensare che sia un furto rende il fatto più emozionante.
Il paragone con i vicini rende il giardiniere un po' annichilito, ma si consola pensando che le forze in campo non sono pari e che le sue scelte sono decisamente le migliori dal punto di vista estetico.

La vera adrenalina invece scorre nelle sue vene, quando, a rubare, si reca oltre i propri confini. Con la propria auto, dotata di vanga, secchiello, forbici, tutto di serie ovviamente, nelle ore più improbabili della giornata si reca in quei luoghi dove il fiuto ha captato specie non presenti nel proprio giardino.
Sulla tangenziale, alle 5 e trenta della mattina, mentre dalle altre auto occhi assonnati si domandano quale tipo di pazzia abbia colpito quella persona, a luglio, nella bruma mattutina, il giardiniere fa incetta di Iris selvatici gialli, che tanto nessuno nota sulla scarpata triste ed abbandonata di una tangenziale. A quell'ora fa freddino, ma l'eccitazione di avere Iris gialli, che i vicini non hanno, non fa sentire altro che euforia ed eccitazione. Ha aspettato mesi curando quel luogo, osservandolo ogni giorno, poi, da bravo giardiniere quando è finalmente giunto il corretto mese di trapianto ha agito indisturbato. Che soddisfazione!
Talee prelevate da alberi altrui, quando in un freddo febbraio difficilmente si mette il naso fuori casa dopopranzo, o addirittura scavo quaranta per quaranta per prelevare dalle rive dei fossi piccoli alberi cresciuti, fino a quel momento indisturbati. Ora il giardiniere ha Salici e Querce che non avrebbe trovato facilmente nei vivai e certamente non gratis!
Ma è un furto voler estendere la bellezza ovunque? I rami sarebbero stati potati e bruciati, le rive dei fossi e della tangenziale smaciullate da trattoristi poco amanti della natura che devono solo tagliare l'erba senza saper distinguere un Iris da un palo della segnaletica stradale... il giardiniere ha solo operato un salvataggio delle specie. Dovrebbe ricevere una medaglia al merito.


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