sabato 7 novembre 2015

Figlio

Solo ora la Giardiniera ha pienamente compreso il perché non ha amiche coetanee giardiniere: il giardino è un figlio.

Non è un termine di paragone, lo è proprio, solo che autotrofo anzichè eterotrofo. Teoricamente quindi richiederebbe solamente anidride carbonica, sole, o meglio luce, e acqua per nutrirsi. Ma questo è vero solo nel giardino dell'Eden, dove non esistono parassiti, infestanti e predatori di frutti maturi, ad eccezione di serpenti cospiratori golosi di mele. Essendo invece il giardino un manufatto dell'homo sapiens, cacciato dal giardino dell'Eden, perchè ghiotto di pomi come il serpente, e quindi desideroso di averne uno tutto suo, a propria immagine e somiglianza, pullula di ogni tipo di piaga d'Egitto, cavallette in primis.

Quindi bisogna avere tempo, molto tempo, preferibilmente anche un lavoro part-time o meglio sarebbe una pensione che ti permetta di dedicarti a lui, ecco qui spiegata l'età delle amiche giardiniere. Se poi ad  essere  in pensione è anche il marito... tombola! Il figlio giardino è servito, riverito è sempre fiorito. Il fatto che esista anche un marito giardiniere è accertato dalla presenza di un verde prato curato, ben tagliato, sempre rigoglioso in ogni stagione. Se invece il giardino è dominato da vasi, vasini e vasetti, la signora è vedova. Se è vedova e benestante potrebbe esserci un garzone che sposta vasi e taglia il prato.

Se non si è benestanti, quindi dotati di baby sitter, o in pensione, quindi dotati di tempo, i figli naturali entrano in competizione con il figlio autotrofo, che avrà certamente la peggio, perchè sarà messo in disparte ad aspettare qualche scarsa attenzione in qualche ritaglio di tempo.
Ma il giardino non ha bisogno della propria giardiniera, è un figlio ormai grande che prende le proprie decisioni in autonomia, e molto spesso contrariando il genitore, che in questo caso, rassegnato, si limita all'osservazione.


Nessun commento:

Posta un commento